Ti sei mai chiesto cosa voglia dire quella scritta IVS sulla busta paga? E perchè su alcune somme paghiamo i contributi e su altre no?
In quest’articolo approfondiremo il concetto di imponibile previdenziale e cercheremo di capire come calcolare i propri contributi.
Contenuti dell'articolo
Perchè paghiamo i contributi?
Fra gli obblighi principali ai quali è tenuto un datore di lavoro, un posto di primo piano spetta senz’altro alla retribuzione.
Per tutte le ore in cui il lavoratore è a sua disposizione, l’imprenditore deve pagare un “onere”, che non solo deve essere proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro prestato, ma deve assicurare al lavoratore ed alla sua famiglia una esistenza libera e dignitosa (art. 36 Costituzione).
Perchè allora su queste somme si versano i cd. contributi?
Nel 1898 nasce in Italia la Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai. Di lì a breve questa cambierà nome e diventerà l’attuale INPS.
So che probabilmente penserai che l’attuale sistema contributivo è una macchina mangia-soldi, ma prima dell’INPS non esisteva niente: l’assistenza sociale era devoluta ad istituti privati ed opere pie. Quindi: la pensione te la potevi scordare.
L’articolo 38 della Costituzione afferma che:
Affinchè ciò si realizzi, c’è ovviamente bisogno di mettere in piedi un sistema economico che possa assicurare questi mezzi. E questo sistema è alimentato proprio dai contributi previdenziali.
Quanto paghiamo di contributi?
La risposta a questa domanda può variare da soggetto a soggetto.
In linea generale, la somma dovuta a titolo di contribuzione è determinata dalla seguente formula:
Imponibile previdenziale x Aliquota
Tuttavia, le aliquote di finanziamento possono variare di molto in relazione a vari fattori, quali:
- Specifica assicurazione speciale di appartenenza;
- Settore di appartenenza (industria, edilizia, commercio etc.);
- Numero di dipendenti occupati dal datore di lavoro.
Ipotizzando ad esempio una retribuzione imponibile previdenziale di 1.500 € ed una aliquota di finanziamento del sistema IVS pari al 33%, il calcolo dei contributi totali è presto fatto:
1500,00 € x 33% = 495,00 €
Di questi, solamente il 9,19% sarà a carico del dipendente, mentre il restante 23,81% sarà a carico del datore di lavoro.
CONTRIBUTI A CARICO DEL LAVORATORE: 1.500 € x 9,19% = 137,85 €
CONTRIBUTI A CARICO DEL DATORE DI LAVORO: 1.500 € x 23,81% = 357,15 €
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CONTRIBUZIONE TOTALE 495,00 €
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Come calcolare i propri contributi
Ti sarà capitato di osservare, se sei un soggetto che percepisce degli assegni familiari, che su questa somma non si pagano i contributi. Ebbene, non ti sei sbagliato: è effettivamente così e ti spiegherò perchè.
Dal 1997 opera in campo previdenziale il principio della armonizzazione delle basi imponibili. Tale principio afferma che:
Per stabilire dunque quale sia la retribuzione da cui partire dovremo fare riferimento all’articolo 51 del TUIR, che stabilisce che:
Da queste somme si deve sottrarre quanto elencato nel comma 2 dello stesso articolo 51 del TUIR ed altre voci elencate tassativamente nell’articolo 12 della L. 153/1969. Queste sono, ad esempio:
- I contributi previdenziali e assistenziali;
- valori esentasse come ad esempio il vitto, l’alloggio, i fringe benefits etc.;
- trattamento di fine rapporto (T.F.R.);
- somme di incentivo all’esodo;
- somme a titolo di risarcimento danni;
- trattamenti di famiglia (ANF);
Una volta escluse dal calcolo tutte queste voci, potremo finalmente procedere al calcolo della contribuzione dovuta.
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