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Autoliquidazione INAIL 2022

Il 16 febbraio 2022 scade il termine per il versamento del premio di autoliquidazione Inail. Ma in cosa consiste questa scadenza e quali adempimenti porta a carico del datore di lavoro? Lo vedremo nel dettaglio in questo articolo

L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL)

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In base all’articolo 4 del Testo Unico 1124 del 1965 (che riunisce tutte le norme in materia) devono essere assicurati contro il rischio di infortunio / malattia professionale tutti coloro che, in modo permanente o temporaneo, prestano attività di lavoro subordinato e che sono, per ragioni professionali, esposti al rischio di determinate lavorazioni.

Quali sono le attività e le lavorazioni che espongono il lavoratore ad un rischio e, quindi, sono ritenute pericolose? Possiamo parlare di:

  • Attività protette: quelle svolte attraverso l’utilizzo di macchine, apparecchi a pressione, apparecchi e impianti elettrici o termici. Inoltre, le attività di opifici, laboratori o ambienti nei quali si utilizzino tali macchine
  • Lavorazioni pericolose: un elenco di 28 lavorazioni considerate “obiettivamente pericolose”, insieme alle lavorazioni complementari e sussidiarie. Vi rientrano, a titolo di esempio, attività di edilizia, trasporto, scavi, magazzino e molte altre.

Inoltre, il rischio connesso ad una attività pericolosa non è limitato al solo luogo dove tale attività è svolta ma si estende a tutto il complesso aziendale. Si parla in tal proposito di rischio ambientale.

Gli adempimenti a carico del datore di lavoro

Contestualmente all’inizio dell’attività lavorativa, il datore di lavoro deve iscriversi all’INAIL.

A tal proposito, dovrà compilare un modulo (denuncia dei lavori) che contiene tutte le notizie e le informazioni, richieste dall’INAIL, per ogni singola sede di lavoro.

Il datore di lavoro del settore industriale possono essere inquadrati in una delle seguenti gestioni:

  • Industria
  • Artigianato
  • Terziario/Commercio
  • Altre attività

Ad ogni gestione corrisponde una tariffa differente.

Successivamente all’iscrizione il datore di lavoro riceverà dall’INAIL il codice ditta, il numero della Posizione assicurativa territoriale (diverso per ogni unità produttiva), la voce ed il tasso di premio applicato ad ogni singola lavorazione denunciata.

La contribuzione INAIL è infatti a totale carico del datore di lavoro (per i lavoratori subordinati); prende il nome di “premio” ed è determinata attraverso il meccanismo della autoliquidazione.

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Leggi anche: Il consulente del lavoro: chi è e cosa fa

In cosa consiste l’autoliquidazione

Il premio (ovvero la contribuzione dovuta all’INAIL) si calcola con la seguente formula:

PREMIO ANNUALE = RETRIBUZIONE IMPONIBILE x TASSO DI PREMIO / 1000

Prendiamo ad esempio l’attività di un impiegato in un piccolo negozio di ferramenta e supponiamo una retribuzione imponibile annua (lorda) di 22.600,00 €. Il tasso di premio comunicato dall’INAIL per le attività di questo genere è pari a 9,22. Il tasso di premio annuo sarà dunque pari a:

22.600 € x 9,22 / 1000 = 208,37 €

Ripetiamo dunque che, per ogni lavorazione, esiste uno specifico tasso di premio. Questo viene comunicato, ogni anno, dall’INAIL al datore di lavoro entro il 31 dicembre e che ha effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo. In base a tali informazioni il datore di lavoro potrà determinare il premio (per questo si parla di autoliquidazione) e versarlo alla scadenza.

Il pagamento dell’autoliquidazione

Quando il datore di lavoro iscrive la propria ditta all’INAIL non conosce ancora l’importo delle retribuzioni effettivamente pagate nell’anno ai lavoratori. Ci sono numerosi eventi, infatti, che possono ridurre o aumentare l’importo delle retribuzioni: avanzamenti di carriera, scatti di anzianità, riconoscimenti di superminimo. D’altro canto, alcuni lavoratori potrebbero cessare in via anticipata la propria attività (per effetto della scadenza di contratti a termine o riduzioni di personale).

E’ per questo motivo che il datore di lavoro, per il primo anno, pagherà il premio sulle retribuzioni presunte ed in via anticipata. L’anno successivo effettuerà poi una regolazione sulla base delle somme effettivamente erogate.

La procedura di autoliquidazione è molto semplice e prevede due calcoli:

  • Calcolo del premio anticipato per l’anno in corso (rata)
  • Conguaglio dell’anno precedente (regolazione)

Effettuata una somma algebrica dei due importi, il datore di lavoro deve provvedere al pagamento mediante modello di pagamento unificato F24.

Il datore di lavoro potrà scegliere se pagare in un’unica soluzione, entro il 16 febbraio 2022, oppure in quattro rate trimestrali così distribuite:

  • 16 febbraio 2022: prima rata
  • 16 maggio 2022: seconda rata
  • 16 agosto 2022: terza rata
  • 16 novembre 2022: quarta ed ultima rata

Se il termine scade di sabato o di giorno festivo il versamento può essere effettuato il primo giorno lavorativo successivo.

In caso di rateizzazione, tuttavia, sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi.

Oltre alla procedura di autoliquidazione, il datore di lavoro deve presentare all’INAIL, per via telematica, la dichiarazione delle retribuzioni entro il 28 febbraio (29 in caso di anno bisestile)

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